Omer, bancario pacioso
Ibrahim, bancario incazzoso
La Signora del Tè, bancaria silente
Il Ragazzo, bancario sofferente
Io, narratore osservatore.
La scena: l’interno di una filiale di banca della provincia turca meridionale. Io entro in scena dalla porta principale proprio mentre la Signora del Tè compare da un’entrata laterale portando un vassoio con due tazzine piene di tè.
Omer: “BUONGIORNO! Come stai? Hai visto? Tu arrivi e il tuo tè arriva, perfetto, puntuale!”
Io: “Sicuramente non può essere per me, certo non sapevate che stessi arrivando…”
Omer (prendendo le due tazzine dal vassoio e mettendole sul suo tavolo, una di fronte a sé e una di fronte a me): “Ma certo che è il tuo tè! Noi pensiamo sempre a te!”
Ibrahim grida qualcosa in turco che suona più o meno come “Porca %*$&#, il mio c***o di tè!!!”. Poi dice qualcosa alla Signora de Tè, che alza impercettibilmente gli occhi al cielo (sempre senza dire una parola) ed esce. Il Ragazzo guarda il vassoio del tè che va e viene con occhi languidi, come un miraggio irraggiungibile. Non dice niente.
O: “Ma Signor Francesco! Ti sei fatto la barba oggi!”
Io: “Eh sì, ogni tanto anche in missione uno si fa la barba…”
O: “Dieci punti!!!”
Io: “Troppo gentile.”
O: “Ma… e questi pantaloni! Bellissimi!”
Io: “Niente di che…”
O: “Altri dieci punti! Signore, state attente a voi!”
Io: “Ti prego…”
O: “Cosa possiamo fare per voi oggi?”
Io: “Ecco, mi servono queste quattro cose” ed elenco quattro servizi di cui abbiamo bisogno.
O: “Uhm, allora; questo sì, questo sì, questo sì… ma questo no, I AM VERY SORRY!!! Non possiamo fare oggi la quarta cosa, ci serve più preavviso… I AM VERY SORRY!!!”
Io: “Va bene, non è grave. Tre su quattro sono fattibili, il 75% non è male, eh eh”.
O: “Cento diviso quattro venticinque, per tre… settantacinque! Sì, eh eh, il 75%, il 75%!”
Io (in italiano): “Minchia, il gestore del nostro conto corrente sa anche fare i conti.” (poi, tornando all’inglese): “Eh sì, tre su quattro, 75%!”
O: “Ibrahim, tre su quattro è il 75%!”
I: “Vaffanculoooo!”
O: “Mi spiace non poter fare la quarta! I AM…”
Io: “Okay, okay! Non c’è problema, so che fate tutto il possibile”.
O: “Sempre! Sempre, vieni qui e comanda, noi faremo tutto quello che possiamo! Io sono a vostra totale disposizione!” Poi, battendosi con la mano sulla cima della testa: “YOU CAN SIT ON MY HEAD!!!!”
Io: “…?”
SIPARIO